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terrorismo finanzaReferendum, intervista a Giulietto Chiesa
di Americo Mascarucci

"La riforma costituzionale del Governo Renzi fa tornare alla mente il programma della P2 di Licio Gelli che prevedeva proprio una riduzione della democrazia, limitando l'azione del Parlamento in favore di un Governo più forte".
E' l'analisi del giornalista Giulietto Chiesa ad Intelligonews dopo gli allarmismi degli ultimi giorni sul rischio di esecutivi tecnici e fallimenti di banche in caso di vittoria del No.

Chiesa, il leader della Lega Salvini continua a ripetere che, in caso di vittoria del Sì l'Italia sarà ancora più schiava dalla UE. E' reale questa analisi?
"Certo che è reale, perché l’Unione Europea attraverso i suoi più alti rappresentanti, appoggia esplicitamente Matteo Renzi che con il suo Governo è considerato un garante della salvaguardia delle norme europee. La vittoria del Sì sarebbe quindi la conferma che l’Europa non vuole cambiare niente e che per non cambiare si appoggia su uno dei suoi stati fondatori. La triangolazione Merkel-Hollande-Renzi sta diventando una sorta di pilastro di una Europa che sta franando da ogni angolo. E’ del tutto logico che la vittoria del Sì ci terrà ancora più incatenati a questa UE che va invece smantellata".

Si è fatto un'idea di chi voterà Sì domenica 4 dicembre?
"A parte gli intellettuali che si sono già espressi a favore di questa riforma per interesse, il resto degli elettori del Sì ho l'impressione che non abbia la minima idea di cosa sia la democrazia. Ignorano che la democrazia non è il Governo ma il Parlamento, e non si rendono conto che limitando l'azione del Parlamento si limita la sovranità popolare. Ci sono poi milioni di italiani che non sanno nemmeno di cosa parliamo e questo è ancora più allarmante perché significa che c'è totale assenza di cultura politica".

Il Financial Times ha lanciato l'allarme: "Con il No sono a rischio 8 banche italiane". Che significa?
"C'è qualcuno che sta facendo terrorismo finanziario, strumento con cui questi signori hanno già colpito la Grecia minacciando di chiudere i bancomat. In realtà si tratta di un rischio inesistente dal momento che queste banche sono già al fallimento indipendentemente dalla vittoria del No. Per far capire l'aria che tira, io personalmente ho ricevuto dalla mia banca una comunicazione con la quale vengo informato che il costo del mio conto corrente passa da 46 euro a 88 euro. Una somma più che raddoppiata. Non so quante banche lo stanno facendo, sto cercando di capirlo perché ritengo che questo non sia affatto legale. Continuano a prelevare soldi dalle tasche dei correntisti senza spiegare perché e questo a mio giudizio è puro e semplice terrorismo".

Perché gli elettori domenica dovrebbero votare No ad una riforma che comunque cambia l'assetto costituzionale del Paese dopo anni di tentativi andati a vuoto?
"Perché è in discussione la democrazia. Questa presunta riforma impedisce al popolo di votare una delle due camere, che non viene abolita ma ricondotta nelle mani dell’Esecutivo. Sembra il programma della P2 che prevedeva una riduzione della democrazia limitando i poteri del Parlamento in favore del Governo. E' forse un caso che Jp Morgan alcuni mesi fa ha dichiarato che c’è troppo socialismo e troppa democrazia in alcune costituzioni europee?".

Tratto da: intelligonews.it

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