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di Antonio Ingroia
Nelle prime ore del mattino di oggi è morto Giulietto Chiesa, un grande uomo e un grande giornalista, che per me è stato soprattutto un amico sincero e un compagno di lotte politiche e civili appassionato.
Quando muore improvvisamente un tuo amico vero e sincero come lui è come se una parte di te morisse con lui. E' il caso di Giulietto, che, da grande giornalista di vecchio stampo qual era, aveva una qualità non tanto diffusa fra i suoi colleghi. Era sincero, franco e schietto, pronto a battersi per le sue idee senza ipocrisie e questo gli aveva provocato inimicizie e ostilità. D'altronde, il suo essere sempre "fuori dal coro" e dalla parte della verità, ma anche pronto a sollevare dubbi sulle verità consacrate, suscitava stima e rispetto perfino nei suoi avversari, mentre era amato e apprezzato da tanti suoi lettori e sostenitori.
A me piace anche ricordare la breve avventura politica che abbiamo creato e vissuto insieme con la Mossa del Cavallo e poi con la Lista del Popolo per la Costituzione, esperienza elettoralmente non fortunata soprattutto perché il progetto politico era troppo "avanzato" per l'Italia del 2018. L'idea era stata soprattutto sua, perché Giulietto aveva una grande qualità: aveva visione del mondo. Sapeva guardare lontano laddove la miopia corrente dei nostri tempi non arriva. E questo lo faceva percepire come un uomo "fuori dal tempo" perché troppo "avanti", come sempre accade ai grandi uomini.
Oggi è giusto ricordarlo per la sua storia di grande giornalista, scrittore e intellettuale, mentre i superficiali ricorderanno solo il Giulietto polemista, spesso acceso, dimenticando che ciò che lo accendeva era soprattutto la passione per la verità per la quale si batteva sempre e a tutti i costi.
Oggi è il giorno del dolore per la sua perdita perché senza una figura come Giulietto siamo tutti più soli.
Da domani devono cominciare i giorni del ricordo perché si faccia tesoro della lezione, umana, professionale e politica che Giulietto ci ha lasciato.
Ciao, Giulietto, non ti dimenticheremo.

Foto © Imagoeconomica

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