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NEWS 255568di Giulietto Chiesa
Le bombe in Siria e le bombe in Afghanistan, la lettura occidentale e quella russa, tra ipocrisia e ironia.


MAINSTREAM IN PIENA CONFUSIONE
Prendi, ad esempio, il Pompiere della Sera. Stamani il suo titolo principale, quattro colonne a centro pagina, è dedicato al "Teologo Gay, caso mondiale". Ah, dunque sarebbe questo il "caso mondiale"?
La "Strage nell'ospedale attaccato dagli aerei USA" è due colonne di spalla, con un articolo di Venturini ("La sindrome del Vietnam") che va a pescare farfalle.
E infine l'editoriale di apertura, del solito Panebianco, intitolato, strabiliantemente: "Difendere Israele sarà reato?" Ipotesi del tutto impossibile, nei secoli dei secoli, essendo vero proprio il contrario: che chi critica Israele è immediatamente definito antisemita. E, nel caso dell'Olocausto, chi si permette di dire che Netanyhau lo usa come arma contundente corre il serio rischio di essere subito definito "negazionista", con tutti i rischi annessi e connessi.
E la Siria? Sparita dalla prima pagina. Non arrivano istruzioni chiare da Washington. Hic sunt leones.

PRECISIONE CHIRURGICA
All'inizio dell'intervento aereo russo, gli esponenti politici occidentali e i loro megafoni nelle principali redazioni giornalistiche hanno insistito sulla qualità delle bombe: in Siria, hanno strillato, Mosca non usa bombe a guida automatica: troppo imprecise, rispetto alle bombe intelligenti americane. Dobbiamo concludere che in Afghanistan lo standard automatico degli ordigni era settato alla voce "distruggere ospedale". Non era un errore. La deduzione sembra macabra, ma poi succede questo (lo riferisce l'ANSA): «Il ministero dell'Interno afghano sostiene che al momento del bombardamento nell'ospedale di Medici Senza Frontiere (MSF) ''si nascondevano 10-15 terroristi''. In una conferenza stampa a Kabul il portavoce del ministero, Siddiq Siddiqi, ha assicurato che ''tutti i terroristi sono stati uccisi, ma fra le vittime ci sono stati anche dottori''.»

TERRORISTI MODERATI
Intervista (quasi esclusiva) al portavoce militare del Cremlino: Come distinguete, bombardando in Siria, i terroristi normali dai terroristi moderati (quelli che sono stati armati e finanziati da Washington)?
Risposta: «Fin dall'inizio delle operazioni militari in Siria noi abbiamo preso in considerazione la questione. Noi usiamo, contro i normali terroristi, normali bombe. Invece, nel caso dei terroristi moderati noi usiamo esclusivamente bombe moderate. Noi siamo orientati in questo senso, cioè nel senso della giustizia.»
E, scusi, mi può dire in cosa le bombe moderate si differenziano dalle bombe normali?
Risposta: «Le nostre bombe normali si differenziano, rispetto alle bombe moderate, esattamente come i normali terroristi differiscono dai terroristi moderati. Le seconde sono infatti dipinte con colori diversi, decisamente dai toni più morbidi e piacevoli».
Noi, qui, non vogliamo fare propaganda a favore dei russi, non sia mai! Ma la differenza di civiltà è evidente. Gli americani bombardano gli ospedali e le case piene di terroristi, mescolati con i bambini, usando le stesse, identiche bombe.

Tratto da: megachip.globalist.it

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