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Franca Imbergamo*


La mafia ha sempre tentato di attenuare il regime carcerario, di percorrere strade che potessero portarla sostanzialmente, se non all’impunità, ad una situazione molto simile. Credo che la strategia sia abbastanza chiara ormai: quello che Cosa Nostra vuole ottenere in cambio di questa presunta dissociazione, di questo dialogo con lo Stato, sono macchinazioni del regime del 41 bis, e la restituzione dei patrimoni confiscati poiché, se viene meno la pericolosità sociale del soggetto a cui è stato confiscato il patrimonio, molto probabilmente i giudici dovranno valutare in senso positivo la sua persona e quindi restituire i patrimoni. È questo quello che preme di più alla mafia. Mi auguro che queste suggestive offerte di dialogo vengano catalogate per quello che sono e cioè un’abile strategia per ottenere vantaggi e per superare un momento di difficoltà di Cosa Nostra. Per quanto riguarda il tono usato da Aglieri nella lettera, penso che sia abbastanza suggestivo, proprio di una persona intelligente che si rende conto che, usando un tono pacato, può affascinare l’interlocutore. Non dobbiamo però scordarci che dietro a questo tono pacato ci sono persone che hanno compiuto le stragi.
 * Sostituto Procuratore di Palermo

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