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Il Procuratore aggiunto di Firenze commenta le leggi sui collaboratori nel suo nuovo libro “Pentiti”

Questo articolo, che riproponiamo ai nostri lettori, è stato scritto in data 20-10-2023.

Il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, attualmente titolare assieme al collega Luca Turco dell'indagine sui mandanti esterni delle stragi del '92-'93, ha scritto il libro "Pentiti, storia, importanza e insidie del fenomeno dei collaboratori di giustizia" (edizione Rubbettino, 128 pagine).

Si tratta di un saggio in cui sono riassunti gli anni più cruenti della storia di questo Paese con particolare attenzione al livello legislativo raggiunto dopo queste tragedie.

Una di queste conquiste è certamente la legge sui pentiti di mafia: le norme sulle collaborazioni e sull'assegnazione dei benefici penitenziari.

Va ricordato che dopo la modifica della legge sull'ergastolo ostativo anche i boss "irriducibili" (cioè coloro che non si sono pentiti e che sanno le verità indicibili dietro le stragi del '92 e del '93) potranno ottenere benefici anche senza collaborare con la giustizia.

Una modifica che di fatto rende nulla la differenza di trattamento tra chi collabora con lo Stato e chi sceglie il silenzio, negando il diritto alla verità alle vittime.


pentiti tescaroli

“L’accesso alla collaborazione - secondo il magistrato fiorentino - viene incentivato, in maniera consistente, dal regime differenziale esistente tra chi collabora e l’irriducibile e dall’efficienza del sistema della protezione che rivela la serietà dell’impegno dello Stato. Tanto più è marcata la differenza e l’agevolazione per la via della collaborazione tanto maggiore sarà il numero delle vocazioni collaborative”.

Come riporta il 'Fatto' la parte finale del libro è stata dedicata alle pronunce della Corte costituzionale tra 2019 e 2021, e alla modifica della norma sui reati ostativi ai benefici carcerari.

Tescaroli, sempre nel libro, ha spiegato l'evoluzione dei fatti che hanno portato alla nuova normativa, evidenziando che “mentre per il collaboratore è previsto l’obbligo di specificare dettagliatamente tutti i beni posseduti o controllati, per gli irriducibili non è previsto un analogo dovere, ma solo quello di far fronte agli obblighi risarcitori e riparatori a favore delle vittime”.

Fonte: ilfattoquotidiano.it

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